Non so se una vera democrazia ci sia mai stata. A dirla tutta non so nemmeno se essa sia possibile. Ma non sono in grado di attuare un’analisi sull’argomento né penso che sia questa la sede più adatta per farlo. Quello che so per certo è invece che in Italia ciò che somigliava alla democrazia si sta affievolendo, allontanando; siamo in preda ad una qualche degenerazione del sistema che sta sfuggendo al nostro controllo.
È da tempo che ci penso, ma in questi giorni alcuni fatti mi hanno indotto a riflettere sulla faccenda in modo più approfondito; per questo ho deciso di parlarvi della non democrazia in tre punti.
L’informazione:
Il Parlamento: pare che al Senato si lavori circa 10-11 giorni al mese, con una settimana lavorativa che inizia il martedì e si chiude giovedì mattina (nel migliore dei casi). Vecchio problema della nullafacenza dei politici italiani. Ma perché si è arrivati a questi minimi storici? Semplice. Oramai le Camere hanno come obiettivi soltanto quelli di ricevere e attuare gli ordini dell’esecutivo. Stanno diventando sedi di trasformazione dei decreti in legge.
Le veline: personaggi dello spettacolo, veline, personaggi di fiducia dei grandi leader politici. Sono ormai loro i candidati ideali; persone che con la politica non c’entrano nulla, che ne capiscono poco e che hanno come unica spiccata caratteristica quella della fedeltà al loro capo/mandante, che riesce a manipolarli a suo piacimento. Belli, sorridenti e obbedienti.
Il grande spettacolo della non democrazia è appena iniziato!
Thérèse
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